SVIT Svizzera
Pubblicato su 13. Luglio 2018

SVIT si oppone alla modifica del OLAL

La SVIT si oppone alla modifica dell’ordinanza concernente la locazione e l’affitto di locali d’abitazione e commerciali

Procedura di consultazione inerente alla modifica dell’ordinanza concernente la locazione e l’affitto di locali d’abitazione e commerciali

L’essenziale in sintesi

  • La SVIT si oppone al progetto sotto ogni punto di vista e chiede al Consiglio federale di respingerlo.
  • Nell’ambito del diritto privato non sussiste alcuna necessità di intervento quanto alla regolamentazione delle sublocazioni a breve termine. Secondo l’opinione della SVIT, il diritto di locazione vigente è infatti sufficientemente chiaro. Un’eventuale regolamentazione nell’ambito del diritto pubblico è di competenza dei cantoni, risp. dei comuni (legge edilizia, normative concernenti la costruzione e l’utilizzazione).
  • La ripetuta concessione di alloggio a pagamento a un numero indeterminato di ospiti equivale a un utilizzo commerciale dello spazio abitativo. In base ai principi vigenti, ospitante e ospite stipulano un contratto di alloggio o d’albergo. La commercializzazione e l’intermediazione attraverso piattaforme di prenotazione costituiscono indizi di sfruttamento commerciale (offerta a un numero indeterminato di potenziali ospiti).
  • La sublocazione commerciale contraddice la destinazione dello spazio abitativo concesso ai fini di un soggiorno duraturo e non può essere inclusa in esso.
  • Così come concepito nel progetto, il diritto fondamentale di sublocazione commerciale regolare a ospiti rappresenta una considerevole estensione dei diritti d’uso del conduttore, rispettivamente una limitazione del controllo e dei diritti di proprietà del proprietario.
  • Il progetto di modifica non costituisce alcun adattamento dell’art. 262 CO agli sviluppi tecnologici e sociali e smantella il quadro del diritto alla sublocazione originariamente previsto dal legislatore.
  • Il diritto fondamentale del conduttore alla sublocazione a breve termine e l’obbligo di giustificazione del locatore in caso di rifiuto costituiscono un’inversione di marcia rispetto alla situazione attuale e attribuiscono al locatore l’onere della prova. Ciò genera una considerevole incertezza giuridica e causa costi elevati.
  • Negli agglomerati urbani, la richiesta di spazi abitativi per soggiorni duraturi e al tempo stesso di opportunità di pernottamento a breve termine è maggiormente elevata. Questo dà luogo a una competizione nell’ambito della richiesta di spazi abitativi. Il diritto fondamentale alla sublocazione a SVIZZERA 2 breve termine accresce la pressione su coloro che sono alla ricerca di un alloggio, il che è tutt’altro che auspicabile sotto ogni punto di vista. La modifica sottrarrebbe spazi al mercato degli alloggi.
  • Semmai al conduttore dovesse essere concesso un diritto allo sfruttamento commerciale dell’oggetto locato – eventualità che la SVIT pure respinge in modo chiaro – questo dovrebbe essere oggetto di una procedura a livello legislativo e non per il tramite di un’ordinanza.

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Ivo Cathomen
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