SVIT Ticino
Veröffentlicht am 28. Juli 2021

Indice online degli alloggi IOA

L’indice online degli alloggi (IOA) viene pubblicato a scadenze semestrali da SVIT Svizzera e dallo Swiss Real Estate Institute della HWZ. L'IOA rappresenta un valore di misura in tempo reale dell’evoluzione della domanda e dell’offerta. Esso si basa sui tempi di inserzione degli alloggi in internet e viene rilevato due volte l’anno dallo Swiss Real Estate Institute quale alternativa a quello degli alloggi sfitti. L’indagine è eseguita in 12 importanti città svizzere.

Aprile 2021 – marzo 2022

Nuova normalità? I grandi alloggi rimangono i preferiti

Durante il periodo di riferimento (aprile 2021 – marzo 2022), il numero degli alloggi in affitto presso i più importanti portali immobiliari svizzeri è sceso del 5,4% a 480 000 oggetti. Questa diminuzione dell’offerta ha comportato una riduzione, anche se di un solo giorno, della durata delle inserzioni, ora di 31 giorni. Tutto questo suggerisce un leggero calo della richiesta di alloggi in affitto. Se il vento cambiasse, si potrebbe delineare la prevista carenza sul mercato del settore.

È il risultato cui giunge l’Indice online degli alloggi (IOA) del Real Estate Institute e di SVIT Svizzera. La tendenza che durante la pandemia ha visto nelle città la domanda spostarsi dagli alloggi piccoli è proseguita anche verso la sua fine. La richiesta di appartamenti più piccoli e poco costosi (affitti inferiori a 1000 CHF) è risultata più debole in quasi tutte le città prese in esame, mentre le abitazioni più costose (affitti superiori a 2500 CHF) hanno continuato a conoscere una forte richiesta.

Durante il periodo in esame (dal 1° aprile 2011 al 31 marzo 2022), con 480 000 inserzioni di alloggi in affitto nei principali portali immobiliari internet della Svizzera sono stati proposti più di 27 000 oggetti in meno (–5,4%) rispetto al periodo di riferimento precedente. Nonostante il calo dell’offerta, la durata delle inserzioni si è accorciata di poco, da 32 a 31 giorni. L’insieme di questi dati sembra indicare un leggero indebolimento della domanda di appartamenti in affitto. Se a fronte di una ripresa della domanda la diminuzione del numero delle inserzioni registrata attualmente condurrà alla pronosticata carenza di alloggi non è per il momento ancora prevedibile. Alla luce del calo delle cifre di produzione, diversi osservatori del mercato si attendono un prosciugamento del mercato degli alloggi.

Durate delle inserzioni più lunghe soprattutto nella Svizzera occidentale

I tempi delle inserzioni sono diminuiti in 15 cantoni. La tendenza si è rivelata più marcata (–13 giorni su 35 giorni) nel cantone di Appenzello Interno. In 11 cantoni si è registrato un aumento della durata delle inserzioni, in maniera più netta nel Giura (+11 giorni su 57 giorni). I due cantoni di Zugo e Zurigo continuano a formare il gruppo di testa con i tempi di inserzione più brevi (risp. 9 e 20 giorni). I proprietari del canton Giura sono ormai quelli che in Svizzera devono pazientare più a lungo per affittare i loro alloggi.

Rispetto al medesimo periodo dell’anno precedente, nel periodo in esame è aumentato il divario tra le durate medie più brevi e quelle più lunghe delle inserzioni, che è ora di 48 giorni invece di 42. Parimenti, è ulteriormente aumentata la divergenza tra i cantoni caratterizzati da carenza di alloggi in affitto e quelli che presentano un’eccedenza.

Durata delle inserzioni più lunga in otto città

Tra le dodici città svizzere analizzate, Zurigo continua a mostrare le durate delle inserzioni più brevi dopo la pandemia (da –1 a 15 giorni), seguita una volta ancora da Coira (da –11 a 16 giorni) e Winterthur (da +1 a 21 giorni). I tempi di inserzione più lunghi tra le 12 città prese in esame riguardano ancora Lugano con 51 giorni (–1 giorno).

La richiesta di alloggi in affitto è cresciuta in cinque delle 12 città considerate (Coira, Lucerna, Zurigo, Berna, Winterthur).

Per esempio, a Coira la presenza in bacheca si è accorciata di 11 giorni (–41%), mentre il numero delle inserzioni si è sproporzionatamente ridotto solo del 26%.

A Lucerna e Zurigo si è addirittura registrato un accorciamento della durata delle inserzioni di 2, risp. 1, giorni a fronte di un aumento del numero degli appartamenti pubblicizzati.

Anche questo sembra indicare una crescita della domanda. In tutte le altre città, la richiesta è in calo – una tendenza che riguarda in particolare tutte le città della Romandia.

Alloggi piccoli e più a buon mercato ancora poco richiesti

Rispetto al primo anno della pandemia, in tutte le città la domanda di appartamenti a basso prezzo (sotto i 1000 CHF lordi al mese) è ulteriormente calata. Per contro, gli appartamenti più costosi (affitti lordi oltre i 2500 CHF) conoscono una richiesta crescente in tutti i centri esaminati. Il responsabile dello studio, prof. dott. Peter Ilg, dello Swiss Real Estate Institute, afferma: «Prima della pandemia, la richiesta di appartamenti piccoli e a buon mercato era elevata, mentre quella di alloggi urbani grandi e costosi risultava contenuta. La pandemia ha sovvertito le cose. E se il ricorso allo home office si protrarrà anche in futuro, la diversa situazione del mercato nelle zone urbane è destinata a perdurare.»

 

Città di Lugano

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